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Programma Chirurgia Epatobilio Pancreatica e Colorettale

Il programma di Chirurgia Epatobilio Pancreatica e Colorettale è dedicato alla diagnosi e alla cura delle neoplasie del fegato, delle vie biliari, del pancreas e del colon-retto, quindi delle neoplasie che appartengono alla branca dell'epatologia. La complessità dei tumori viene affrontata con un approccio multidisciplinare e multimodale che garantisce a tutti i pazienti un percorso di cura personalizzato, conforme alle più moderne e validate linee di terapia. Grazie alla collaborazione costante e integrata in forma di gruppi multidisciplinari (GIC) con i medici dell’Oncologia, della Radiodiagnostica, della Radiologia interventistica, dell’Endoscopia, della Radioterapia, della Medicina nucleare e dell’Anatomia Patologica viene individuato l’iter diagnostico-terapeutico più appropriato per ogni singolo paziente, presupposto essenziale per l’ottimizzazione dei risultati oncologici e per la possibilità di guarigione.

La chirurgia, trattamento cardine di molte neoplasie del tratto grastroenterico, si avvale presso l’Istituto di Candiolo delle più moderne tecnologie che permettono ad operatori con elevato livello di competenza e specializzazione di affrontare in sicurezza interventi chirurgici complessi offrendo una possibilità  di cura a pazienti considerati non operabili in strutture periferiche o non specializzate. L’elevata competenza in tutti gli ambiti della chirurgia del fegato, del pancreas e del colon-retto permette l’adozione routinaria di tecniche chirurgiche avanzate quali le complesse resezioni epatiche ecoguidate con risparmio di parenchima, le two-stage hepatectomy o le epatectomie maggiori dopo rimodellamento dei volumi del fegato, le resezioni del corpo-coda del pancreas secondo la tecnica “RAMPS” (Radical Antegrade Modular PancreatoSplenectomy), le duodenocefalopancreasectomie con approccio artery-first e l’escissione del mesopancreas o le resezioni coliche con CME (complete mesocolic excision) e linfoadenectomie estese, la TaTME (transanal Total Mesorectal Excision) per i tumori del retto medio-bassi e la TAMIS (TransAnal Minimally Invasive Surgery) per l'asportazione dei grossi polipi o di alcuni piccoli tumori del retto. 

 

In linea con l’evoluzione della moderna chirurgia, per tutti gli interventi l’approccio di scelta, qualora non controindicato per ragioni cliniche o tecniche, è mini-invasivo laparoscopico che consente di associare ad una magnificata visione del dettaglio anatomico la precisione del gesto chirurgico. L’atto operatorio è poi integrato in protocolli di gestione clinico-assistenziale postoperatori (ERAS -Enhanced Ricovery After Surgery), che garantiscono un recupero clinico ottimale con reinserimento socio-lavorativo precoce. 

 

La multidisciplinarietà


Una visione multidisciplinare e multimodale riflette il moderno approccio alla malattia oncologica e consente di inserire il paziente in un sistema complesso ed altamente specializzato che delinea un percorso di cura ottimale secondo le specifiche competenze chirurgiche, oncologiche, radioterapiche o di radiologia interventistica. Recenti pubblicazioni scientifiche hanno dimostrato come l’integrazione della chirurgia con le altre terapie nell’ambito del Gruppo Interdisciplinare di Cure (GIC) determini un significativo miglioramento dei risultati in termini di guarigione e di qualità della vita. Ad ogni paziente viene inoltre offerta la possibilità di usufruire di ulteriori servizi di supporto (servizio di psico-oncologia; assistente sociale; collegamento con il territorio per la continuità di cure ed assistenza).
 

Le patologie


Le patologie trattate dal Programma di Chirurgia Epatobilio Pancreatica e Colorettale sono:

  • Tumori del fegato, primitivi (epatocarcinoma, colangiocarcinoma intraepatico, Iperplasia Nodulare Focale, adenoma epatico, cistoadenoma epatico) o secondari (metastasi da neoplasie a differente origine: colon-retto, mammella, rene, tumori neuroendocrini pancreatici o intestinali)
  • Tumori delle vie biliari extraepatiche (tumore di Klatskin, tumore della colecisti, colangiocarcinoma della via biliare distale)
  • Tumori del pancreas (adenocarcinomi, tumori cistici e tumori neuroendocrini)
  • Tumori del colon e del retto
  • Tumori del canale anale
     
La chirurgia: l’innovazione per una migliore cura


I dati della letteratura scientifica dimostrano come la chirurgia resettiva rappresenti ancora oggi per la maggior parte dei tumori del fegato e delle vie biliari l’unico approccio potenzialmente curativo. Analogamente nei tumori del pancreas in stadio iniziale, ossia in assenza di metastasi a distanza, così come in quelli del colon e del retto la resezione chirurgica è cardine del percorso di cura. Tuttavia la tecnica chirurgica e l’esperienza dell’operatore rappresentano un fattore discriminante per la possibilità di guarigione. Presso l’Istituto di Candiolo i chirurghi adottano tutte le più moderne e complesse tecniche operatorie che, da un lato garantiscono una maggiore radicalità oncologica, dall’altro permettono l’asportazione del tumore in pazienti che fino a pochi anni fa, o ancora oggi in centri non specializzati, venivano o vengono considerati inoperabili. L’innovazione della tecnica, inoltre, si pone come obiettivo non solo l’eradicazione della malattia ma anche la preservazione della funzionalità d’organo (come ad esempio il risparmio di fegato non tumorale o la preservazione degli sfinteri nei tumori del retto) e dell’integrità della persona. L’approccio mini-invasivo, nonostante la maggiore complessità di esecuzione da parte dell'operatore, consente in molti casi il raggiungimento sinergico di tali obiettivi.
 

La Ricerca: un approccio traslazionale


All’approccio clinico del Programma, dedicato alla cura quotidiana dei pazienti, si affianca l’approccio traslazionale che si concretizza in una costante collaborazione tra clinica e ricerca preclinica al fine di identificare le alterazioni molecolari alla base della trasformazione neoplastica, della capacità delle cellule tumorali di dare origine a metastasi in altre sedi dell’organismo, e dei meccanismi di resistenza alla chemioterapia. Questa collaborazione, che negli anni ha portato l’Istituto a essere leader nel campo delle ricerca, rappresenta la base per la scoperta di nuovi farmaci e nuove strategie terapeutiche personalizzate. Considerata l’importanza della ricerca, a tutti i pazienti operati presso l’Istituto viene offerta la possibilità di partecipare a studi di ricerca traslazionale. 
 

Staff


Equipe Chirurgica: Chirurgia Oncologica
Endoscopia Interventistica: Teresa Staiano (Dr.ssa), Cristiana Laudi (Dr.ssa)
Equipe Oncologica: Renato Ferraris (Dr), Elisabetta Fenocchio (Dr.ssa)

About

Inaugurato nel 1997, l'Istituto di Candiolo si configura quale centro di riferimento internazionale per la cura e la ricerca nell'ambito delle malattie oncologiche.