Nuove terapie per i tumori del sangue grazie al trapianto di cellule staminali
Intervista al Dottor Fabrizio Carnevale Schianca,
Coordinatore del Programma Trapianti e Terapia cellulare
Il trapianto di cellule staminali è una delle frontiere della ricerca traslazionale, cioè del rapido trasferimento dei risultati della ricerca nella pratica clinica. Si tratta infatti di una procedura indicata per quelle malattie onco-ematologiche dove le cellule staminali non solo possono avere la funzione di sostituire un midollo malato, ma possono anche svolgere un’attività terapeutica contro il tumore, attraverso le cellule del sistema immunitario del donatore.
“All’Istituto di Candiolo in questi anni abbiamo lavorato intensamente per trasformare il trapianto di cellule staminali in una vera e propria piattaforma immunologica”, spiega il Dottor Carnevale Schianca, “che potesse offrire ai pazienti una terapia sicura ed efficace: un sogno che sta per diventare realtà.”
Il primo obiettivo raggiunto dai ricercatori è stata la riduzione della tossicità, un aspetto nel quale l’Istituto di Candiolo ha sviluppato una grande esperienza. “Grazie al forte impegno della ricerca, siamo oggi in grado di mitigare alcuni effetti collaterali provocati dalle cellule staminali del donatore”, dice il Dottor Carnevale Schianca, “e quindi di rendere il trapianto una procedura sempre più sicura per il paziente.”
Il prossimo obiettivo è riuscire a “educare” i linfociti del donatore ad agire contro il tumore e quindi a rendere sempre più specifica l'azione del sistema immunitario del donatore contro la malattia; “sarà così possibile ottenere nuove opzioni terapeutiche per diverse neoplasie onco-ematologiche”, conclude il Dottor Carnevale Schianca.